Inizio: 10 agosto 2014
Fine: 18 agosto 2014
Simpatico questo Marzio Santoni. E
bravo Matteucci, mi sei proprio piaciuto!
Inverno, a Valdiluce, paese di
montagna quasi sul confine. La serenità di questo paesino, che si prepara ad
ospitare la Coppa del Mondo di sci, viene interrotta dalla morte di Marietta
Lack, sarta e “intrattenitrice” degli uomini del paese, bruciata insieme a
tutta la sua villetta. Marzio Santoni capisce che qualcosa di tremendo sta per
capitare quando vede il falco Trogolo, con la sua catena alla zampa, girare
mestamente nel cielo; non passano nemmeno cinque minuti e Marzio si accorge
prima dell’odore acre e poi del fumo in lontananza: qualcosa sta bruciando. Avvisati
i maestri di sci, i pompieri ed il giovane collega Kristal Beretta, decide di
intervenire gettandosi nel bel mezzo dell’incendio; per Marietta però, non c’è
già più nulla da fare e quasi Marzio stesso soffoca nell’incendio. Prima di perdere
i sensi nel giardino riesce a raccogliere qualche indizio, olfattivo… si perché
Lupo Bianco (come lo chiamano) è un detective ed è anche bravo. Trasferito
dalla città a Valdiluce per sua volontà (per nostalgia della natura), negato
per la tecnologia è invece un registratore vivente di odori, qualsiasi essi siano,
Lupo li riconosce e li avverte a distanza, come un segugio. Che Marietta
bevesse lo sapeva tutto il paese e non era certo un mistero che, dopo una certa
ora, fosse sempre completamente sbronza. Niente di più facile che si sia
addormentata fumando o che qualche sbadataggine abbia fatto appiccare il fuoco.
Un incidente, una fatalità, anzi, in qualche modo, una tragedia annunciata. Eppure
troppe cose non tornano: Marzio scopre che Marietta aveva un riscaldamento
elettrico (perfettamente funzionante), che non necessitava di camino o braci
accese (che invece sono presenti) e, cosa ancora più misteriosa, Marietta era
nuda, lei che nemmeno in 20 anni di matrimonio s’era mai svestita completamente
davanti al marito Marco Benedetti. Che avesse dei reumatismi forti e dolorosi
lo conferma anche il dottor Franzelli, medico del paese e all'occorrenza medico
legale. Figuriamoci se andava a dormire nuda! Impossibile. Nemmeno con “il
prete” nel letto sarebbe andata a letto nuda. Per non parlare dell’armadio
pieno zeppo di abiti, maschere e cappelli bellissimi, preziosi, tanto da
tenerli sotto lucchetto. Ma la gente del
paese non sembra collaborare: le chiacchiere sono chiacchiere, ma non si fa
gossip con un ispettore. Per fortuna che Speroni (il capo della polizia) ha già
troppi problemi per impedire a Marzio di verificare che effettivamente non si
tratti di omicidio. Alla fine tutti hanno visto volare il falco Trogolo, si sa
che porta male, annuncia qualcosa di funesto a Valdiluce. Perfino il nuovo
prete Don Angelo è convinto che Satana aleggi nel paese … sotto forma di un
cartomante, che da tempo, anche Marietta consultava. Inoltre nella sua cantina
è stata trovata una strana valigia contenente, tra le cose più strampalate, strane
ampolle, rametti d’ulivo ed anche un mazzo di tarocchi (dal quale manca la
carta dell’appeso). Che sia del misterioso cartomante? Magari fuggito in tutta
fretta? Santoni scopre che è stato ospite alla Padella Nera di Alina Bellini,
ma la donna ammette di averlo ospitato senza chiedergli documenti (in cambio
dei suoi servizi esoterici). Tutti in paese conoscono quest’uomo, ma nessuno
vuole aiutare Lupo Bianco. Regna una certa omertà, perfino l’amico Fidelio si
rifiuta di raccontare troppo. Qualche notizia in più si riesce a strappare al
Dogana, al secolo Paride Berti, benzinaio, ma mica troppo, nemmeno lui vuole
inguaiarsi con la polizia. Il cartomante è noto a molti, ma tutti negano di
sapere il suo nome. Sergio Raboni, però, lo conosce anche la giustizia: le sue impronte
digitali rivelano che è già stato condannato per stupro. Finalmente una pista,
buona, a giudicare dalle minacce che arrivano a Marzio. Le indagini devono
proseguire, nonostante la Coppa de Mondo di Sci. Ma proprio la sera dei
festeggiamenti, torna a volare sulla pista il falco Trogolo… nemmeno a dirlo,
la mattina dopo viene rinvenuto il cadavere di una giovane donna, Liv Zarcos. Nientepopodimeno
che la fidanzata (o presunta tale) di Raboni….
Ovviamente è un giallo, della
raccolta Giallo Italia Newton Compton, quindi non è che io possa raccontarvi
troppo. Se devo essere onesta fino in fondo ho apprezzato questo libro, più per
il racconto alla Nadia Morbelli che per il giallo in sé. Non che sia male, tutt'altro,
ma quello che colpisce sono le dinamiche di Valdiluce che, chiunque sia nato e
cresciuto in paese, non può non riconoscere come tipiche. Partendo dal fatto che i paesani hanno dei soprannomi, che li contraddistinguono nei loro atteggiamenti (quasi fossimo una comedy of manners), passando per la capacità dei singoli abitanti di essere telegiornali e scoop finder a cielo aperto. Perfino nell'innato paradosso di "sputtanarsi" e coprirsi a vicenda... Sono dinamiche che ora bisogna andare a cercare bene, in quei paesini che non hanno subito l'immigrazione dei "cittadini in cerca di verde", ma che una volta erano la norma. Ripeto, non aspettatevi il giallo capolavoro alla Nesbo, ma soffermatevi un po' a curiosare tra i cittadini di Valdiluce, a spiare i loro segreti ed interpretare i loro segnali. Fatevi guidare da questo detective non convenzionale, con una storia tutta sua, all'interno della trama del libro. E tenete conto che questo è il secondo libro che ha per protagonista Marzio Santoni, ne esiste un primo (che ho già ordinato)... "il suicidio perfetto".
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